Infliximab come ponte per la remissione mantenuta da terapia con antimetabolita nella malattia di Crohn


L’interruzione della terapia con Infliximab ( Remicade ) nei pazienti con malattia di Crohn durante una concomitante terapia con antimetabolita è considerata essere superiore se attuata dopo un periodo di terapia di mantenimento rispetto alla sola induzione.

Sono stati analizzati retrospettivamente gli esiti dei pazienti con malattia di Crohn trattati con Infliximab e un antimetabolita dopo l’interruzione di Infliximab usando l’induzione da sola o l’induzione associata ad almeno 1 anno di terapia di mantenimento.
Il tempo alla recidiva è stato analizzato con analisi univariate e multivariate.

Sono stati inclusi in totale 92 pazienti, 54 nel gruppo con sola induzione.
Le caratteristiche dei pazienti erano identiche nei due gruppi ad eccezione del periodo di interruzione di Infliximab.

Dopo un periodo di follow-up medio di 47.1 mesi, 66 pazienti ( 72% ) hanno presentato un episodio di recidiva.
Nessuna differenza significativa è stata osservata tra i due gruppi.

I fattori di rischio per la recidiva erano fumo attivo, precedente fallimento della terapia con antimetabolita e malattia perianale.

Dopo la recidiva, 53 pazienti ( 80% ) sono stati trattati nuovamente con Infliximab.
Dopo il ritrattamento con Infliximab, è stata osservata remissione clinica in 47 pazienti ( 89% ) alle settimane 8-10.

In conclusione, nei pazienti con malattia di Crohn, la probabilità di recidiva durante terapia con antimetabolita dopo l’interruzione di Infliximab non è risultata superiore dopo una terapia di mantenimento di 1 anno rispetto alla sola induzione. ( Xagena2014 )

Chauvin A et al, Dig Liver Dis 2014 ; Epub ahead of print

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